Il Giardino Giusti di Verona sorge su un terreno che la famiglia acquistò agli inizi del Trecento sulla riva sinistra dell’Adige per installarvi un opificio per la tintura dei panni. Il viale di cipressi sale dal cortile merlato fino a una grotta artificiale, scavata nel tufo della collina e dotata di un classicistico portale d’ingresso, quasi si trattasse della mitica abitazione del “genius loci”, vale a dire della divinità protettrice del sito. La grotta-tempietto è sormontata da un gigantesco mascherone in pietra, costruito in modo da poter emettere dalla bocca spalancata lingue di fuoco; esso, con i suoi denti aguzzi e lo sguardo fisso, domina la lunga prospettiva del viale centrale e si qualifica come l’elemento fondamentale dell’architettura del giardino.Tutto il giardino fu concepito in ossequio alla poetica dei contrasti: già il Poma nel “Sileno”, sottolinea il contrasto tra l’amenità del giardino e la terribilità del monte, rimasto dirupato, orrido, con pietre sporgenti, come dovessero cadere. Alla classicistica e armonica eleganza del portale d’ingresso della grotta sotto il mascherone si oppone l’immagine mostruosa soprastante e l’orrido della parete collinare.
Aperti: aprile-settembre ore 9.00 – 20.00, ottobre -marzo ore 9.00 – 19.00
7 Agosto 2018
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